Disinfestazione contro blatte

Ci sono diversi modi per poter eliminare un’infestazione di blatte. Innanzitutto è bene capire qual è stata la fonte dell’infestazione. Ad esempio trattare un appartamento al piano terra quando a […]

Ci sono diversi modi per poter eliminare un’infestazione di blatte.

Innanzitutto è bene capire qual è stata la fonte dell’infestazione. Ad esempio trattare un appartamento al piano terra quando a pochi metri dalla finestra è presente un tombino infestato è inutile, possiamo limitare i danni, ma per risolvere davvero il problema, va trattato alla radice. D’altro canto un appartamento potrebbe essere stato infestato in altro modo, magari da un cartone stoccato in un magazzino infestato o da un vicino di casa.

Intervenire su una fognatura rispetto ad un appartamento implica svolgere il lavoro in modi diametralmente opposti, anche se l’infestante è lo stesso.

Quando trattiamo un appartamento (salvo rari casi) preferiamo agire con l’utilizzo di esche in gel coadiuvate da trappole collanti a base di ferormone. Questo tipo di trattamento rispetto ad un insetticida classico ha diversi pregi (e qualche difetto purtroppo). Andiamoli ad analizzare.

Noi utilizziamo esche in gel contenenti principi attivi agiscono sul metabolismo energetico dell’insetto. Dopo che lo scarafaggio mangia queste esche, bisogna quindi aspettare che questo “muoia di fame”. Quindi questo trattamento è più lento dei classici, si iniziano ad avere risultati apprezzabili a partire da una settimana dall’intervento. Inoltre gli scarafaggi sono necrofagi, ossia si nutrono anche delle carcasse di altre blatte morte (e non solo, in colonie di p. americana, ci sono fenomeni di cannibalismo, nel caso di mancanza di cibo). Questi formulati si trasmettono anche in questo modo a differenza dei comuni insetticidi. Pertanto basta che qualche esemplare mangi il gel e vada a morire nella propria colonia, che il numero di esemplari calerà, fino ad arrivare allo zero.

Edit: Su richiesta di molti visitatori del sito inseriamo link all’acquisto sul nostro negozio online di un gel non professionale che sta riscontrando ottimi risultati nell’uso fai da te. Ovviamente attenersi alle precise istruzioni contenute nelle modalità d’uso del prodotto.

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Ottime e con un impatto ambientale praticamente nullo sono anche le trappole collanti a ferormone. Sono pezzi di cartone adesivi con sopra un attrattivo sessuale, verso cui le blatte  attratte e vi rimangono incollate. Trappole perfettamente ecologiche, ottime anche per monitorare un’area e capire il grado di infestazione prima di un trattamento.

Blatta orientalis

Quando un ambiente è troppo infestato, troppo umido o c’è un’escursione termica troppo elevata, o, magari è sottoposto ad intemperie, queste sostanze si possono facilmente e velocemente degradare. Immaginiamo ad esempio l’interno di un tombino od uno scantinato. Mettere del gel o delle pastiglie al ferormone lì equivale a far deteriorare molto velocemente queste sostanze, non dando il tempo necessario alle stesse per funzionare.

In questi casi è meglio usare insetticidi tradizionali che funzionano per contatto e/o ingestione. A seconda dell’ambiente possiamo scegliere se il prodotto dovrà essere più o meno abbattente, più o meno residuale e se debba avere o meno proprietà snidanti. Diversi sono anche i modi di applicare questi formulati.

Ad esempio all’interno di un tombino conviene irrorare con una buona pressione (5-15 bar) un insetticida fortemente abbattente e snidante (per far uscire rapidamente le blatte ed eliminarle prima che si rintanino nelle aree limitrofe). D’altro canto il prodotto deve essere poco persistente, altrimenti si rischia di far arrivare i principi attivi ancora tossici nell’ambiente, ad esempio nel mare.
Trattamento di un tombino con un nebbiogeno

Mentre in aree circoscritte magari è bene agire nebulizzando, atomizzando o creando nebbie insetticide, per raggiungere tutti gli anfratti difficilmente raggiungibili manualmente. Maggiore quindi sarà l’area colpita, minore sarà il bisogno di usare formulati fortemente persistenti che possono rimanere nell’ambiente anche per diversi giorni successivi agli interventi.

Un nostro intervento con nebulizzatore elettrico

Consigli buoni sono sicuramente quelli di evitare il fai da te (molto pericoloso in questo campo) e l’uso spropositato di insetticidi casalinghi. Sebbene abbiano dosi molto limitate di principi attivi, questi ultimi sono gli stessi di molti insetticidi di uso professionale. Abbondando con l’uso di questi ultimi in casa o al lavoro si rischia di respirare troppe sostanze dannose per la salute. E nel caso di grosse infestazioni si rischia di spostare il problema e, nella peggiore delle ipotesi, aumentare l’area infestata.

Naturalmente un ottimo consiglio è anche quello di non affidarsi al primo venuto ma di rivolgersi ad aziende specializzate con buona esperienza ed assicurarsi che le società stesse siano autorizzate a svolgerli. E pretendete sempre spiegazioni dagli operatori, sono tenuti a darvele ed a certificare i propri interventi se richiesto.

Per maggiori informazioni visitate anche le nostre pagine sulle blatte e sui nostri interventi didisinfestazione.